Torino – Piemonte
Polo del ‘900
Nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari, articolato nei palazzi di San Daniele e di San Celso, il Polo del ‘900 è il più grande centro culturale italiano dedicato alla storia del Novecento. Nel complesso risiedono 25 enti impegnati nella ricerca storica e nella salvaguardia del significato della Resistenza, della libertà e della democrazia, come radici del nostro vivere insieme. L’integrazione degli archivi, delle biblioteche e delle esperienze degli enti partner rende il Polo un centro innovativo e di rielaborazione dell’eredità del secolo passato facendola dialogare con il presente. Qui hanno sede due istituzioni importanti nella storia di Gianfranco Maris: l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto) e la sezione torinese dell’ Aned. Proprio nel cortile dell’Istoreto, Gianfranco Maris ha tenuto il discorso di commiato per Bruno Vasari, compagno a Mauthausen, e con lui da sempre impegnato nell’Aned per la costruzione della memoria della deportazione nel nostro paese. Ricordare Maris a Torino non solo significa ricordare le forti amicizie nate nel lager e che lo hanno legato a questa città, ma anche ricordarlo avvocato impegnato nel processo Saevecke che è stato per lui una vittoria giuridica e culturale di cui è necessario conservare la memoria.
La cerimonia del 5 maggio 2021 si è realizzata grazie alla collaborazione di
Intervento di apertura:
– Susanna Maruffi, Presidente Aned Torino
– Barbara Berruti, Vice-direttrice Istoreto
– Ersilia Alessandrone Perona, Consigliera Istoreto
Gianfranco Maris: scritti e discorsi contro l’oblio
Il mestiere di avvocato e l’impegno per la collettività
Nel testo letto le citazioni di Gianfranco Maris sono tratte dal dattiloscritto della sua arringa al processo contro Theodor Saevecke tenutosi presso il Tribunale militare di Torino nel 1999. Il dattiloscritto si trova nelle carte private di Gianfranco Maris. Voce di Patrizia Camatel.
Nella foto Gianfranco Maris, anni 2000, fondo privato Malaguti.
Le parole di Lidia Beccaria Rolfi
Dall’intervista di Lidia Beccaria Rolfi tratta da Le donne di Ravensbrück. Voce di
Patrizia Camatel.
Lidia Beccaria Rolfi (1925-1996) partecipa alla Resistenza nel cuneese ed è arrestata nell’aprile 1944. Trasferita a Saluzzo e quindi nelle carceri di Torino, è poi deportata a Ravensbrück. Nel dopoguerra, con tenacia, si impegna a far sentire la voce della deportazione femminile: insieme ad A. M. Bruzzone pubblica nel 1978 Le donne di Ravensbrück, pietra miliare nella costruzione della memoria della deportazione delle donne.
L. Beccaria Rolfi e A. M. Bruzzone, Le donne di Ravensbrück. Testimonianze di deportate politiche italiane (1978), Einaudi, Torino 2020.
Nella foto Lidia Beccaria Rolfi, per gentile concessione della famiglia alla mostra Inscritto nel blu del cielo a cura di Isrec Bergamo, 2012.