Pescara – Abruzzo

Scuola statale primaria “11 febbraio 1944

La Scuola statale primaria “11 febbraio 1944” è il luogo in cui la memoria si incontra con la conoscenza: proprio dove l’11 febbraio 1944 sono stati fucilati dai nazisti nove giovani partigiani della formazione Palombaro oggi sorge il cortile dove giocano, fanno amicizia e diventano grandi gli allievi e le allieve. Un cippo e nove pini ricordano Pietro Cappelletti, Nicola Cavorso, Massimo Di Matteo, Raffaele Di Natale, Stelio Falasca, Aldo e Alfredo “Mario” Grifone, Vittorio Mannelli ed Aldo Sebastiani. La Palombaro si era costituita a Chieti all’indomani dell’8 settembre e che aveva la sua base operativa proprio nel paese omonimo alle pendici della Majella. Il 2 ottobre 1944 in un’azione di disturbo, la banda ha uno scontro a fuoco con i tedeschi, tre dei quali restano uccisi. La repressione è durissima e porta alla disgregazione della banda al ritmo crudele di una serie di delazioni. Tra la metà di gennaio e i primi di febbraio, la polizia ausiliaria fascista arresta una quindicina di partigiani. Dopo essere stati sottoposti a interrogatori e torture, dodici partigiani sono consegnati ai nazisti che, dopo sommario processo, li condannano a morte tra il 9 e il 10 febbraio. A tre di loro la pena è commutata in 30 anni di lavori forzati; gli altri 9 sono portati a Pescara, nella zona di Colle Pineta, e lì fucilati.

La cerimonia del 5 maggio 2021 si è realizzata grazie alla collaborazione di

Interventi di apertura Enzo Fimiani- Istituto abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea, Nicola Palombaro – Presidente Comitato provinciale Anpi “Ettore Troilo” di Pescara.

Gianfranco Maris: scritti e discorsi contro l’oblio

Il filo rosso dell’antifascismo

Nel testo letto le citazioni di Gianfranco Maris sono tratte da Oltre Mauthausen. Sulle strade della giustizia. La globalizzazione dei diritti (Mimesis – Fondazione Memoria della Deportazione, Milano 2021). Voce di Mariangela Celi.

Nella foto Gianfranco Maris, anni 40, archivio privato famiglia Maris.

Le parole di Maria Massariello Arata

Da Maria Massariello Arata, Il ponte dei corvi. Voce di Alice Bescapè.
Maria Massariello Arata (1912-1975) partecipa alla Resistenza a Milano ed è arrestata nel 1944. Detenuta nel carcere di San Vittore, è trasferita a Bolzano e quindi deportata a Ravensbrück.
M. Massariello Arata, Il ponte dei corvi. Diario di una partigiana deportata a Ravensbrück (1978), Mursia, Milano 2005.
Nella foto Maria Massariello Arata per gentile concessione della figlia Giovanna alla mostra Inscritto nel blu del cielo, a cura di Isrec Bergamo, 2012.